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Eliminare Notizie Negative da Internet e Giornali Online

Eliminare Notizie Negative da Internet e Giornali Online: Lo Studio MF – Reputazione Digitale a Napoli e Milano. Nel mondo digitale di oggi, la tua reputazione online è un bene prezioso che può influenzare la tua vita personale e professionale. Purtroppo, le notizie negative su Internet e sui giornali online possono danneggiare gravemente la tua immagine. È qui che entra in gioco lo Studio MF – Reputazione Digitale, con sedi a Napoli e Milano, il tuo partner affidabile per gestire e proteggere la tua reputazione online.

Il Rischio delle Notizie Negative Online e sui Giornali

Le notizie negative su Internet e sui giornali online possono diffondersi rapidamente e avere un impatto duraturo sulla tua reputazione. Possono influenzare il modo in cui le persone ti percepiscono e possono compromettere le tue opportunità di lavoro, di affari e di relazioni personali. Tuttavia, con l’aiuto dello Studio MF – Reputazione Digitale, è possibile affrontare questi problemi in modo efficace.

Lo Studio MF: Esperti nella Rimozione di Notizie Negative

Lo Studio MF – Reputazione Digitale è composto da un team di esperti dedicati alla gestione della reputazione online. Con sedi a Napoli e Milano, siamo pronti ad aiutarti a eliminare notizie negative da Internet e dai giornali online. Ecco come lavoriamo:

1. Analisi Approfondita

Conduciamo un’analisi dettagliata della situazione, identificando le fonti delle notizie negative e valutando l’estensione del danno alla tua reputazione.

2. Strategia Personalizzata

Sviluppiamo una strategia su misura per affrontare il problema, utilizzando approcci legali, tecnici e di content management per massimizzare l’efficacia della nostra azione.

3. Azione Legale

Quando appropriato, intraprendiamo azioni legali per chiedere la rimozione delle notizie dannose dai giornali online e da altre fonti su Internet.

4. Monitoraggio Continuo

Dopo aver rimosso le notizie negative, monitoriamo costantemente la tua presenza online per prevenire futuri attacchi alla tua reputazione e proteggere il tuo nome nel lungo termine.

Conclusioni

Le notizie negative su Internet e sui giornali online possono minacciare la tua reputazione, ma non devi affrontare questa sfida da solo. Lo Studio MF – Reputazione Digitale è qui per difendere la tua immagine online e garantirti un futuro digitale più positivo. Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata e per iniziare il percorso verso una reputazione online impeccabile.

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Mail: info@reputazionedigitale.net

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Reputazione Digitale - Studio di Consulenza Legale - Diritto Oblio - Cancellazione Informazioni dal Web"

Come rimuovere informazioni negative da internet?

Come Rimuovere Notizie Negative da Internet e da Google: Affidati allo Studio MF – Reputazione Digitale con sede a Napoli e Milano.

Nell’era digitale, la tua reputazione online può essere la chiave del successo personale e professionale. Tuttavia, le notizie negative su Internet possono danneggiare gravemente la tua immagine e le tue opportunità future. È qui che entra in gioco lo Studio MF – Reputazione Digitale, il tuo partner di fiducia a Napoli per la gestione efficace della tua presenza online.

L’impatto delle Notizie Negative Online

Le notizie negative su Internet possono avere conseguenze devastanti. Possono influenzare la tua carriera, le tue relazioni personali e persino la tua salute mentale. Quando queste informazioni dannose compaiono nei risultati di ricerca di Google, il problema diventa ancora più urgente, poiché possono essere facilmente accessibili a chiunque cerchi il tuo nome o quello della tua azienda.

La Soluzione: Studio MF – Reputazione Digitale

Lo Studio MF – Reputazione Digitale è il tuo alleato nella lotta contro le notizie negative online. Con sede a Napoli e Milano, siamo un team di esperti dedicati a proteggere la tua reputazione e a ripristinare la tua immagine online. Ecco come possiamo aiutarti:

1. Analisi Dettagliata

Effettuiamo un’analisi approfondita della situazione, identificando le fonti delle notizie negative e valutando l’estensione del danno alla tua reputazione.

2. Strategia Personalizzata

Sviluppiamo una strategia su misura per affrontare il problema, utilizzando una combinazione di approcci legali, tecnici e di content management per massimizzare l’efficacia della nostra azione.

3. Rimozione delle Notizie Negative

Lavoriamo per rimuovere attivamente le notizie dannose da Internet e dai risultati di ricerca di Google, utilizzando le migliori pratiche e gli strumenti più avanzati disponibili.

4. Protezione a Lungo Termine

Una volta completata l’azione di rimozione, monitoriamo costantemente la tua presenza online per prevenire futuri attacchi alla tua reputazione e proteggere il tuo nome nel lungo termine.

Conclusioni

Le notizie negative su Internet possono minacciare la tua reputazione e il tuo benessere, ma non devi affrontare questa sfida da solo. Lo Studio MF – Reputazione Digitale è qui per aiutarti a difendere la tua immagine online e a garantire un futuro digitale più positivo. Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata e per iniziare il viaggio verso una reputazione online impeccabile.

Contattaci per una consulenza gratuita del tuo caso specifico. Massima riservatezza.

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Web Reputation. Rimozione Link Diffamatori

Come rimuovere articoli diffamatori da internet?

Rimuovere Articoli Diffamatori da Internet: Lo Specializzato Studio MF – Reputazione Digitale a Napoli

Nell’era digitale, la reputazione online può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un individuo o di un’azienda. Purtroppo, la diffamazione su Internet è un problema sempre più diffuso, con articoli dannosi che possono compromettere seriamente la reputazione e le opportunità di chi ne è vittima. Tuttavia, esiste una soluzione: lo Studio MF – Reputazione Digitale a Napoli.

L’Importanza della Gestione della Reputazione Online

La reputazione online è diventata un pilastro fondamentale per il successo personale e aziendale. Con la maggior parte delle persone che ricerca informazioni su individui e aziende su Internet prima di prendere decisioni cruciali, un’immagine positiva è cruciale. Tuttavia, la presenza di articoli diffamatori può distruggere questa immagine in pochissimo tempo, influenzando negativamente il lavoro, le relazioni personali e persino la salute mentale delle persone coinvolte.

La Soluzione: Studio MF – Reputazione Digitale

Lo Studio MF – Reputazione Digitale, con sede a Napoli, è un team di esperti specializzati nella gestione della reputazione online. Il nostro obiettivo è aiutare individui e aziende a proteggere la propria immagine online e a contrastare efficacemente la diffamazione su Internet. Ecco come lavoriamo:

1. Analisi Approfondita

Il nostro team esegue un’analisi dettagliata della situazione, valutando l’estensione del danno e identificando le fonti dell’articolo diffamatorio.

2. Strategia Personalizzata

Sviluppiamo una strategia personalizzata per affrontare l’articolo diffamatorio, utilizzando approcci legali, tecnici e di content management per massimizzare l’efficacia della nostra azione.

3. Azione Legale

Dove appropriato, intraprendiamo azioni legali per chiedere la rimozione dell’articolo dannoso e per perseguire i responsabili della diffamazione.

4. Monitoraggio Continuo

Una volta completata l’azione di rimozione, continuiamo a monitorare costantemente la presenza online del cliente per prevenire eventuali future diffamazioni e proteggere la sua reputazione nel lungo termine.

Conclusioni

La diffamazione online può avere conseguenze devastanti, ma non devi affrontare questa battaglia da solo. Lo Studio MF – Reputazione Digitale è qui per aiutarti a proteggere la tua immagine online e a ripristinare la tua reputazione. Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata e per dare il primo passo verso un futuro online più sicuro e positivo.

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Reputazione Digitale - Studio di Consulenza Legale - Diritto Oblio - Cancellazione Informazioni dal Web"

Studio MF assicurano la reputazione online

Una percentuale altissima di italiani afferma di aver subito una violazione della propria identità digitale (Dati Ipsos). Crescono purtroppo ogni anno, e non è una novità, i casi di diffamazione, molestie e minacce, stalking (+34%), sextortion (+69%) e diffusione di immagini personali e intime con vari scopi criminali, quello che veniva chiamato revenge porn ma che preferiamo descrivere in modo diverso (+110%,). Con l’aumento di piattaforme digitali, tra l’altro appartenenti a paesi differenti con legge sulla privaci sempre diverse. Ecco, per la difesa dei propri diritti e la tutela della propria privacy lo studio di consulenza MF, esperti specializzati nella cyber reputazione,  la cui mission è proprio di tutelare le persone dai possibili rischi derivanti dall’utilizzo di nuove tecnologie. Hanno sede a Napoli e lavorano con clienti di tutto il bel paese. Il loro metodo? Studio, approfondimento e discrezione. Il perfetto connubio per la professionalità e l’eccellenza. Forniscono una soluzione pensata proprio per rispondere al crescente bisogno di protezione delle persone. Come ci riesce? Alta competenza tecnica ed aggiornamento legale costante.

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redazione Editoriale - Immagine di Copertina di Quotidiani - Reputazione Digitale - Studio di Consulenza Legale - Diritto Oblio - Cancellazione Informazioni dal Web"

Cancellazione dati da Google

Il diritto cosiddetto “all’oblio” (art. 17 del Regolamento) si configura come un diritto alla cancellazione dei propri dati personali in forma rafforzata. Si prevede, infatti, l’obbligo per  i titolari (se hanno “reso pubblici” i dati personali dell´interessato: ad esempio, pubblicandoli su un sito web) di informare della richiesta di cancellazione altri titolari che trattano i dati personali cancellati, compresi “qualsiasi link, copia o riproduzione” (si veda art. 17, paragrafo 2 del Regolamento).

Ha un campo di applicazione più esteso di quello di cui all’art. 7, comma 3, lettera b), del Codice, poiché  l’interessato ha il diritto di chiedere la cancellazione dei propri dati, per esempio, anche dopo revoca del consenso al trattamento (si veda art. 17, paragrafo 1 del Regolamento).

FONTE: https://www.garanteprivacy.it/i-miei-diritti/diritti/oblio

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Tutela della reputazione Digitale e Tutela sulla privacy - Studio Mf a Napoli

Nasce il diritto all’oblio rapido: ecco cosa cambia con la Cartabia

Dal primo gennaio 2023 con la riforma della Giustizia entra in vigore un diritto all’oblio potenziato. Nei tre giorni successivi alla conclusione favorevole del processo (o del procedimento) penale, l’interessato potrà chiedere ed ottenere un provvedimento di deindicizzazione proprio dalla cancelleria del giudice che ha emesso la sentenza di assoluzione o il decreto di archiviazione. Procedure velocizzate e applicabili anche su articoli non ancora scritti.

Dal 1 gennaio 2023 è entrata in vigore la riforma della giustizia (“Cartabia”, dal nome della Ministra della Giustizia che ha promosso la riforma), con importanti ripercussioni anche sull’esercizio del diritto all’oblio: nei tre giorni successivi alla conclusione favorevole del processo (o del procedimento) penale,l’interessato potrà chiedere ed ottenere un provvedimento di deindicizzazione proprio dalla cancelleria del giudice che ha emesso la sentenza di assoluzione o il decreto di archiviazione. 

Interessanti le dinamiche processuali che verranno a instaurarsi. Da notare che è possibile chiedere anche una deindicizzazione preventiva, ossia obbligo a rendere non raggiungibili dai motori di ricerca tutti gli articoli che saranno scritti da quel momento in poi (oltre a quelli già scritti).

La novità si inserisce all’interno di una cornice giuridica consolidata.

Il diritto all’oblio è sancito dall’articolo 17 del Regolamento UE 16/678 (GDPR) ed è denominato “diritto alla cancellazione”; la fonte europea, sul punto determina il diritto soggettivo di ogni cittadino europeo alla cancellazione dei propri dati dagli archivi di ogni titolare del trattamento, a condizioni date.

La problematica, in linea teorica, non sussisterebbe, se non fosse per la pervasività degli archivi informatici e per la pervasività della cronaca giudiziaria nei media tradizionali ed online.

Ciascuno, infatti, può chiedere – ed ottenere, ragionevolmente – la rimozione dei propri dati al titolare del trattamento (ad esempio, un quotidiano), ma non per questo il suo nome verrà “cancellato” dai motori di ricerca e dai risultati ad esso associati, come, per esempio, articoli o servizi giornalistici.

La giurisprudenza della Cassazione e della Corte di Giustizia dell’Unione europea hanno stabilito che, di regola, non è possibile imporre alle testate giornalistiche la rimozione degli articoli collegati ad un nome.

L’unica soluzione percorribile è la deindicizzazione della notizia dai motori di ricerca: in altri termini, un “ordine” dato ai motori di ricerca di non “mostrare” più i risultati di cui l’interessato ha chiesto l’oscuramento.

Il problema è costituito dal percorso a ostacoli che un soggetto deve affrontare per ottenere la deindicizzazione: in un primo momento, infatti, era necessario un provvedimento del giudice (civile) o dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, con contenziosi, spesso, molto lunghi ed onerosi.

Emendamento Costa sul diritto all’oblio: deindicizzazione per gli imputati assolti e per gli indagati con decreto di archiviazione

Qui interviene la riforma Cartabia, ed in particolare l’emendamento voluto da Enrico Costa, (Azione) e Riccardo Magi (Radicali e +Europa), trasfuso nell’articolo 1, comma 25, della legge 134/2021 che, a sua volta, ha portato al testo dell’articolo 64 ter delle Norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale.

L’articolo 64 ter (rubricato “Diritto all’oblio degli imputati e delle persone sottoposte ad indagini”) presenta un disposto lungo e dettagliato: 

  • «1. La persona nei cui confronti sono stati pronunciati una sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere ovvero un provvedimento di archiviazione può richiedere che sia preclusa l’indicizzazione o che sia disposta la deindicizzazione, sulla rete internet, dei dati personali riportati nella sentenza o nel provvedimento, ai sensi e nei limiti dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016. Resta fermo quanto previsto dall’articolo 52 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
  • 2. Nel caso di richiesta volta a precludere l’indicizzazione, la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento appone e sottoscrive la seguente annotazione, recante sempre l’indicazione degli estremi del presente articolo: “Ai sensi e nei limiti dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, è preclusa l’indicizzazione del presente provvedimento rispetto a ricerche condotte sulla rete internet a partire dal nominativo dell’istante.”
  • 3. Nel caso di richiesta volta ad ottenere la deindicizzazione, la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento appone e sottoscrive la seguente annotazione, recante sempre l’indicazione degli estremi del presente articolo: «Il presente provvedimento costituisce titolo per ottenere, ai sensi e nei limiti dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, un provvedimento di sottrazione dell’indicizzazione, da parte dei motori di ricerca generalisti, di contenuti relativi al procedimento penale, rispetto a ricerche condotte a partire dal nominativo dell’istante».

Il provvedimento, quindi, è del cancelliere e non del giudice; scelta, questa, che dovrebbe garantire la celerità dell’emissione del provvedimento.

Il provvedimento della cancelleria non appare impugnabile – almeno, non sono previsti mezzi di impugnazione specifici; in caso di inottemperanza da parte della cancelleria, sembra ipotizzabile un ricorso per ottemperanza avanti la Tar.

Interessante notare che oggetto della richiesta possa essere tanto l’inibitoria alla indicizzazione (quindi di futuri articoli), quanto la deindicizzazione, risolvendo una problematica processuale concreta per l’indagato che abbia ottenuto il decreto di archiviazione.

L’inibizione alla deindicizzazione copre quei casi in cui gli articoli sono scritti in contemporanea all’assoluzione o archiviazione. Ad esempio articoli che danno la notizie di indagini su una persona con la specifica che però il fascicolo è stato archiviato.

La procedura successiva all’emanazione del provvedimento andrà mutuata dalla casistica giurisprudenziale: a chi e come effettuare le notifiche e come procedere in caso di mancata deindicizzazione da parte dei soggetti cui il provvedimento sarà stato notificato.

Conclusioni

Per quanto la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) si sia detta contraria a “questo” diritto all’oblio, la norma è sacrosanta.

Sacrosanta ma monca: non sono infatti previsti rimedi specifici per altre situazioni diverse dall’esito fausto – per l’indagato/imputato – del procedimento penale, come le ipotesi di risalenza nel tempo e decadimento di interesse della notizia o nelle ipotesi di intervenuta riabilitazione, pacificamente ammesse in giurisprudenza come casi in cui l’interessato può ottenere la deindicizzazione.

Per tutti questi casi valgono le norme precedenti su diritto all’oblio – che come da recente sentenza della Cassazione può essere imposto a livello globale ai motori di ricerca – con tempi più lunghi.

Bisognerà inoltre vedere come questo diritto all’oblio riformato si applicherà in effetti nei casi di personalità pubbliche, dove c’è rilevanza oggettiva delle indagini. La normativa europea stabilisce comunque che il diritto di cronaca prevale se il fatto è rilevante ancora per l’interesse pubblico.

Lo stesso Costa ha dichiarato: “Ma questa norma non interessa i processi di persone estremamente in vista e popolari, ma soprattutto le persone semplici che vanno a cercare un lavoro e potrebbero non ottenerlo perché da una ricerca in rete di chi gli fa l’indagine compare subito la notizia della sua indagine benché sia stato assolto”.

Il passo avanti grazie alla Cartabia è, comunque, evidente.

Fonte: https://www.cybersecurity360.it/legal/privacy-dati-personali/nasce-il-diritto-alloblio-rapido-ecco-cosa-cambia-con-la-cartabia/

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Il 2023 è partito a gonfie vele per la tutela della reputazione digitale. Per il settore aziendale e per quello privato.

Il 2023 è partito a gonfie vele per la tutela della reputazione digitale.

Per le centinaia di migliaia di informazioni presenti sui siti web, blog e magazine. Per la totale cancellazione e/o deindicizzazione di notizie false, non più di pubblico interesse. Per questi motivi, dopo tanti incarichi e progetti di management eseguiti sempre con successo e con lo stesso entusiasmo e la professionalità che contraddistinguono i fratelli Gianmarco e Massimo De Stefano, dopo tanti anni di Digital Marketing, nasce come progetto dedicato al settore della Web reputation, una nuova realtà leader nel settore della Reputazione Digitale. “abbiamo dato vita a Studio MF – Reputazione Digitale, una realtà oramai consolidata da mesi, nata in sordina ma già affermata nel panorama del controllo della rete e della Web Reputation e che, da circa un anno, è diventata punto di riferimento per molti studi legali con sedi in diverse città d’Italia”.

Un team di professionisti, uno studio con sede a Napoli di consulenza completamente dedicato alla Reputazione Digitale che vede coinvolti in questo splendido progetto sia avvocati specializzati in diritto all’oblio, privacy, policy e copyright che tecnici informatici, Content Creator ed esperti in Google Family Link (protezione e difesa dei figli online e dell’intera famiglia).Il nostro studio ha una sezione completamente dedicata alla ricerca di informazioni aziendali e personali nonché all’analisi del posizionamento sui principali motori di ricerca dei dati personali in riferimento alla web reputation. Oltre all’aspetto editoriale, il nostro reparto legale si occupa di tutte le fasi: dalla analisi dei dati alla comprensione della strategia da utilizzare, dall’eventuale fase stragiudiziale fino a quella effettiva di giudizio, quando necessaria. I motori di ricerca, infatti, conservano anche a distanza di anni pagine e contenuti web come articoli, blog, post e news, che sono sempre reperibili dagli utenti. In molti casi, questi contenuti possono impattare fortemente dal punto di vista dell’ immagine, con ovvie ripercussioni in senso positivo o negativo anche a livello professionale.

Fonte: https://www.nellanotizia.net/scheda_it_125312_Il-2023-%C3%A8-partito-a-gonfie-vele-per-la-tutela-della-reputazione-digitale–Per-il-settore-aziendale-e-per-quello-privato–_1.html

 

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